Diritto del lavoro pubblico impiego

Avvocato esperto pubblico impiego: di che cosa si occupa

L’avvocato esperto pubblico impiego è una figura professionale di alto livello, fondamentale per risolvere le controversie tra lavoratori e pubbliche amministrazioni.

Diritto Scolastico

Il diritto scolastico è un ramo del diritto pubblico che regola l’Amministrazione scolastica

Ricostruzione Carriera Docenti

Riconoscimento dei servizi validi prestati per fini retributivi

Concorsi Afam

Il settore AFAM è un settore speciale del comparto Istruzione e Ricerca che include il personale delle Accademie e dei Conservatori

Diritto del Lavoro Enti Locali

Gli enti locali sono enti deputati alla cura degli interessi generali e dotati di poteri d’imperio

Diritto del Lavoro Sanità

Il diritto sanitario si occupa di stabilire e far rispettare gli aspetti organizzativi della sanità pubblica

Diritto della Previdenza

Il diritto della previdenza sociale si occupa delle forme di tutela ed assistenza dei lavoratori e dei loro familiari

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Che cosa si intende per pubblico impiego

Per pubblico impiego si intende, in generale, l’insieme delle norme e degli istituti che regolano il rapporto di lavoro in cui una pubblica amministrazione è il datore di lavoro.

Si tratta di una branca molto particolare del diritto del lavoro, in quanto, a seguito della c.d. privatizzazione del pubblico impiego (avviata agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso), i dipendenti pubblici sono assoggettati sia alle regole civilistiche dei normali rapporti di lavoro privati sia a particolari discipline pubblicistiche, previste dalla legge e dai contratti collettivi di comparto.

In generale, quindi, il rapporto di lavoro pubblico è regolato dal diritto del lavoro privato, come integrato dagli aspetti tipici del diritto amministrativo.

Secondo il diritto amministrativo occorre infatti distinguere tra il rapporto di lavoro, cioè il rapporto giuridico che si instaura tra la pubblica amministrazione e la persona fisica che svolge la prestazione lavorativa; ed il rapporto di servizio inteso come esercizio, da parte del dipendente, di una funzione pubblica.

La contrattazione collettiva, demandata all’ARAN (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ed alle diverse Organizzazioni Sindacali, si occupa poi, in conformità ai limiti previsti dalla legge, del trattamento economico e giuridico dei dipendenti appartenenti a ciascun comparto di contrattazione (diversificati a seconda della tipologia di ente in cui il dipendente presta servizio).

Inoltre, per particolari categorie di lavoratori pubblici (magistrati, avvocati dello Stato, professori universitari, forze di polizia e forze armate, personale prefettizio e diplomatico) è prevista una competenza speciale dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio di Stato (o del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana, C.G.A.R.S.), che si occupano in generale di tutte le questioni sui rapporti di lavoro di tali soggetti.


Avvocato esperto pubblico impiego, quali sono le sue competenze

Rivolgersi ad un esperto che conosca la disciplina pubblica è molto importante.

Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni si colloca infatti in un rapporto di specialità rispetto alla disciplina generale dei rapporti di lavoro. Questo comporta che, oltre alle normali competenze nell’ambito del diritto del lavoro, l’avvocato esperto pubblico impiego debba avere competenza anche di diritto amministrativo.

Capita spesso, infatti, che a seconda della questione giuridica sottoposta all’attenzione dell’esperto, non sia competente il Tribunale, in funzione di giudice del lavoro, ma il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.).

Ad esempio, il Testo Unico sul pubblico impiego (D.lgs. n. 165/2001) precisa, all’art. 63, che spettano al Tribunale tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ivi incluse quelle relative al personale con qualifica dirigenziale, ma restano devolute al T.A.R. le controversie in materia di “procedure concorsuali” finalizzate all’assunzione dei dipendenti pubblici.

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Tra le competenze dell’avvocato esperto pubblico impiego vi è, dunque, quella di determinare a quale giudice sottoporre la questione, conoscendo le particolari forme e modalità di presentazione dei relativi giudizi (rispettivamente contenute nel Codice di procedura civile e nel Codice del processo amministrativo).

La corretta scelta dell’una o dell’altra azione è fondamentale per apprestare tutela all’assistito.

Un ulteriore competenza dell’avvocato esperto pubblico impiego è quella relativa alla disciplina in tema di responsabilità erariale del pubblico dipendente.

Occorre infatti che l’avvocato esperto pubblico impiego sia preparato anche nei giudizi dinanzi la Corte dei conti, la cui Procura si occupa di perseguire i dipendenti pubblici che commettono, con dolo o colpa grave, un danno erariale alla pubblica amministrazione.

Anche in tale ambito, quindi, sarà necessario che l’avvocato esperto in pubblico impiego conosca la speciale disciplina prevista dal Codice di giustizia contabile.

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Rapporto di lavoro nel pubblico impiego, come si costituisce

L’avvocato esperto in diritto del lavoro possiede particolari competenze relative alla materia dei concorsi pubblici.

La Costituzione stessa prevede, all’art. 97, che l’accesso agli impieghi pubblici è regolato dal concorso pubblico (salvo altre ipotesi di legge). Il concorso è regolato da atti e provvedimenti amministrativi.

Il bando di concorso ha la funzione di indicare i criteri della procedura, stabilendo:

  • tipologia di posto ricercato;
  • pubblica amministrazione presso cui sarà svolta la prestazione lavorativa;
  • requisiti di partecipazione;
  • modalità di presentazione della domanda di partecipazione;
  • composizione della commissione esaminatrice;
  • tipologia di prove a cui i candidati saranno sottoporsi;
  • eventuali titoli di precedenza o preferenza.

Le prove possono essere per titoli (nel bando vengono indicati i titoli di accesso e quelli che danno un punteggio), per esami (scritti, orali e/o pratici) o per entrambi.

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La natura pubblicistica del concorso implica che le questioni giuridiche sulla legittimità della selezione spettano alla giurisdizione del Giudice Amministrativo (T.A.R., Consiglio di Stato o C.G.A.R.S.).

Oltre al concorso, esistono altre procedure di reclutamento. Tra queste, si segnalano la mobilità e la stabilizzazione.

Per mobilità si intende la procedura avviata da una pubblica amministrazione per reclutare soggetti che sono già impiegati presso un’altra pubblica amministrazione.

Si tratta di una “cessione del contratto” di lavoro da una pubblica amministrazione ad un’altra. Per tale ragione, in alcuni casi è richiesta l’autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza per potere ottenere il trasferimento all’amministrazione di destinazione.

La procedura di mobilità normalmente è di tipo selettivo, implicando la valutazione dei titoli di studio e di servizio, posseduti dai candidati.

Un’ulteriore procedura di reclutamento, diversa dal concorso, è la c.d. stabilizzazione. Essa interessa soggetti che vantano anni di precariato presso la pubblica amministrazione, la sua finalità è quella di stabilizzare il rapporto di lavoro.

Per queste tipologie di reclutamento sussiste, in via generale, la giurisdizione del Giudice Ordinario (Tribunale, Corte d’Appello).


Differenze tra dipendente pubblico e statale, quali sono

Per amministrazioni pubbliche si intendono, tra le altre:

  • le amministrazioni statali (compresi gli istituti scolastici);
  • gli Enti locali (Regioni, ex province, comuni, consorzi);
  • le Università;
  • gli Istituti autonomi case popolari (IACP);
  • le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali (INPS, INAIL, Ordini professionali);
  • le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale;
  • le Agenzie fiscali;
  • le Autorità amministrative indipendenti (Anac, Agcom, Arera, Agcm).

Il lavoratore che presta servizio alle dipendenze di una pubblica amministrazione viene definito dipendente pubblico.

I dipendenti pubblici che lavorano alle dipendenze delle amministrazioni statali, vengono comunemente chiamati dipendenti statali.

A seconda di quale sia l’amministrazione datrice di lavoro, sussistono rilevanti differenze rispetto al trattamento giuridico ed economico dei dipendenti pubblici.

La contrattazione collettiva prevede, attualmente, quattro comparti per i dipendenti pubblici (mentre per i dirigenti si definiscono “aree). All’interno di questi sono aggregate le singole tipologie di amministrazioni pubbliche:

  • funzioni centrali, nella quale sono compresi tra gli altri i dipendenti di Ministeri, Agenzie Fiscali, Agenzie statali ed Enti pubblici non economici (INPS, INAIL);
  • funzioni locali, a cui appartengono i dipendenti di Regioni ed enti locali;
  • istruzione e Ricerca, dove sono inseriti i lavoratori pubblici dipendenti del settore scolastico, del settore universitario, di Accademie e Conservatori (settore AFAM) e degli Enti di ricerca;
  • sanità, relativa ai dipendenti pubblici alle dipendenze di Aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale.

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Principali tipologie di contratto per la Pubblica Amministrazione, nel dettaglio

Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in generale, costituisce la forma comune di rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione. Le comuni procedure concorsuali sono infatti, destinate a reclutare personale utilizzando tale forma contrattuale.

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Il contratto di lavoro subordinato è caratterizzato dalla subordinazione del lavoratore. In cambio della retribuzione, si impegna a prestare il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione della pubblica amministrazione.

Le pubbliche amministrazioni possono stipulare anche contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, che si caratterizza per il fatto che al contratto di lavoro è apposto un termine finale, scaduto il quale, esso si intende concluso.

Per le pubbliche amministrazioni è possibile stipulare anche contratti di somministrazione. Questa tipologia si configura quando un lavoratore, formalmente alle dipendenze di un soggetto privato, svolga la propria prestazione lavorativa in favore di un altro soggetto (detto utilizzatore). In questo caso, quindi, il lavoratore non maturerà di norma alcuna anzianità di servizio nei confronti della pubblica amministrazione utilizzatrice.

Sia i contratti a tempo determinato che quelli di somministrazione possono essere stipulati dalle pubbliche amministrazioni solamente per “comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale” (art. 36 D.lgs. n. 165/2001), da indicare all’atto dell’assunzione, e sempre attraverso modalità di reclutamento di tipo selettivo.

Inoltre, per le pubbliche amministrazioni è prevista la possibilità di affidare, mediante contratti di lavoro autonomo, degli incarichi individuali a soggetti in possesso di comprovata specializzazione, per far fronte a specifiche esigenze cui non è possibile risolvere con il personale in servizio.

Qualora le pubbliche amministrazioni non rispettino i limiti ed i vincoli previsti dalla legge in tema di assunzioni, il lavoratore interessato avrà diritto al risarcimento del danno, ma non potrà essere disposta la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.


Quando è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto pubblico impiego

Come visto, il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni è disciplinato da fonti eterogenee (legge, contratti, atti amministrativi).

Infatti, nonostante la privatizzazione del pubblico impiego abbia permesso l’accostamento della normativa dei rapporti di lavoro pubblici a quella prevista per il lavoro privato, permangono ancora oggi importanti differenze.

Risulta quindi fondamentale rivolgersi, per l’analisi delle questioni in tema di pubblico impiego, ad un professionista esperto nel settore, che abbia specifiche competenze nel campo del diritto del lavoro, del diritto amministrativo e del diritto contabile.

Tra le principali questioni relative al rapporto di lavoro pubblico, l’avvocato esperto pubblico impiego si occupa di:

  • trattamento economico e giuridico;
  • disciplina delle incompatibilità e del cumulo di incarichi;
  • responsabilità e sanzioni disciplinari;
  • concorsi, mobilità, stabilizzazione;
  • rapporto pensionistico e previdenziale.

Le attività di consulenza, assistenza e rappresentanza dell’avvocato esperto pubblico impiego si rivolgono sia al personale impiegatizio che dirigenziale appartenente a tutti i comparti (ed a tutte le aree) della pubblica amministrazione.

È molto importante sottoporre all’attenzione dell’avvocato esperto pubblico impiego qualsiasi questione relativa al rapporto di lavoro pubblico. Il legale sarà in fatti in grado di interloquire in prima persona con la pubblica amministrazione per la risoluzione stragiudiziale della controversia, oppure individuare prontamente l’autorità giudiziaria a cui rivolgersi. In ogni caso, solamente l’avvocato esperto pubblico impiego sarà in grado di consigliare la migliore strategia da attuare per la tutela del pubblico dipendente.

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Perché scegliere lo Studio Legale BC&Partners

Lo Studio Legale BC&Partners, degli Avvocati Massimo Barrile e Roberto Croce, è uno studio specializzato e affermato nell’ambito nel diritto del lavoro.

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I suoi professionisti vantano una eccellente preparazione giuridica e un’esperienza di oltre venticinque anni nell’ambito del diritto del lavoro e del pubblico impiego.

I servizi specialistici offerti dallo Studio Legale nell’ambito del pubblico impiego riguardano anche la materia delle pensioni. Ulteriori specifiche competenze sono state maturate dai professionisti dello Studio Legale nella materia della responsabilità disciplinare, civile e amministrativa dei dipendenti pubblici.

L’attività di assistenza e consulenza dello Studio Legale BC&Partners è rivolta a enti pubblici, società partecipate e lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni, in fase giudiziale che stragiudiziale, prestando particolare attenzione alle procedure di reclutamento, alla gestione del rapporto e alle fasi della risoluzione.