Mobilità docenti 2025/2026: come funziona, chi può partecipare e come si calcola il punteggio

Pubblico impiego

28 Aprile 2025 StudioLegale

Mobilità docenti 2025/2026: scadenze, requisiti e posti disponibili

Per l’anno scolastico 2025/2026, la mobilità del personale docente è regolata dall’Ordinanza Ministeriale n. 36 del 28 febbraio 2025 e dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo 2025-2028.

Le domande vanno presentate online, sulla piattaforma ministeriale “Istanze online”, dal 7 marzo al 25 marzo 2025.

I posti disponibili per la mobilità sono quelli vacanti all’inizio dell’anno scolastico, esclusi quelli destinati a rientri nei ruoli, a contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo, o ad altre esigenze di sistema. I posti sono così ripartiti: il 50% per nuove assunzioni, il restante 50% equamente tra mobilità territoriale e professionale.

I docenti che ottengono la nomina in ruolo dopo il 25 marzo 2025 possono presentare domanda entro cinque giorni dalla nomina, purché entro il 30 aprile.

La pubblicazione dei risultati è prevista per il 23 maggio 2025.

 

Chi può presentare domanda per la mobilità docenti 2025/2026?

Possono fare domanda di mobilità docenti 2025/2026 tutti i docenti a tempo indeterminato che abbiano superato il periodo di prova, inclusi i docenti in attesa di sede definitiva. In particolare, secondo l’OM, i docenti privi di titolarità sono obbligati a presentare domanda per ottenere una sede.

Non possono partecipare alla mobilità i docenti vincolati dal cosiddetto vincolo triennale, ossia coloro che hanno ottenuto una scuola attraverso richiesta puntuale e sono tenuti a rimanervi per tre anni. Tuttavia, alcune categorie godono di deroghe: genitori di figli minori di 16 anni, soggetti con disabilità grave o che assistono familiari disabili, donne vittime di violenza di genere.

I beneficiari di precedenze ex art. 13 CCNI possono derogare al vincolo se ottengono titolarità fuori dal comune della persona assistita. Le domande devono essere corredate da idonea documentazione e caricate online nei termini previsti, seguendo attentamente le istruzioni operative indicate sul sito del Ministero dell’Istruzione.

 

mobilità docenti 2025/2026 presentare domanda

 

Mobilità docenti cosa significa e quali sono le principali caratteristiche?

La mobilità docenti è il processo amministrativo che consente il cambiamento di sede (mobilità territoriale) o di classe di concorso/ordine di scuola (mobilità professionale) da parte dei docenti di ruolo.

È suddivisa in tre fasi:

  1. trasferimenti all’interno dello stesso comune
  2. trasferimenti tra comuni della stessa provincia
  3. trasferimenti tra province diverse, inclusi i passaggi di ruolo.

Ogni docente può indicare fino a 15 preferenze, tra scuole, distretti e province. Chi ottiene il trasferimento su una scuola richiesta con preferenza puntuale è soggetto al vincolo triennale, salvo deroga.

Le domande sono valutate in base a una tabella di punteggio standardizzata, tenendo conto di titoli, anzianità e situazioni familiari. Inoltre, alcune categorie (es. disabilità, figli minori, donne in protezione) beneficiano di precedenze che garantiscono priorità nell’assegnazione della sede. La mobilità si svolge esclusivamente su posti vacanti e disponibili, con tempistiche stabilite annualmente dall’ordinanza ministeriale.

 

Mobilità territoriale e mobilità professionale: comprendere le differenze per orientare il futuro lavorativo

Quindi, come già anticipato nel paragrafo precedente, la mobilità docenti si distingue in: mobilità territoriale e mobilità professionale.

La mobilità territoriale riguarda il trasferimento del docente da una sede a un’altra, anche interprovinciale, mantenendo la stessa classe di concorso. È indicata per chi desidera avvicinarsi alla propria residenza, cambiare ambiente lavorativo o accedere a scuole con migliori condizioni.

La mobilità professionale, invece, permette il passaggio di cattedra (tra classi di concorso dello stesso grado) o di ruolo (tra ordini scolastici differenti, ad esempio dalla primaria alla secondaria), ed è riservata ai docenti in possesso di abilitazione specifica per il nuovo insegnamento e che abbiano superato l’anno di prova.

Entrambe le mobilità sono regolate dal CCNI e valutate in fasi distinte. Le precedenze, ove spettanti, si applicano anche alla mobilità professionale.

È possibile presentare domanda per entrambe, ma i passaggi di ruolo sono trattati in una fase separata rispetto ai trasferimenti territoriali.

 

principali differenze mobilità docenti

 

Quanti punti servono per la mobilità docenti 2025/2026: tutti i criteri per l’attribuzione del punteggio

Il punteggio per la mobilità è attribuito secondo i criteri della tabella ministeriale allegata al CCNI:

  • Ogni anno di servizio di ruolo vale 6 punti, mentre gli anni pre-ruolo ne valgono 3 (in scuole statali) o 2 (in altri contesti). Il servizio continuativo nella stessa scuola per oltre cinque anni dà 2 punti aggiuntivi per ogni anno successivo.
  • I titoli culturali (lauree aggiuntive, abilitazioni, corsi post-laurea, master, dottorati) contribuiscono per un massimo complessivo di 10 punti.
  • Le esigenze familiari sono valorizzate: 6 punti per ricongiungimento al coniuge nella stessa provincia, 4-6 punti per ciascun figlio minore.
  • Le precedenze (es. disabilità, figli minori, assistenza a disabili, vittime di violenza) non attribuiscono punteggio, ma garantiscono priorità nella graduatoria.

Il punteggio è calcolato automaticamente sulla base delle dichiarazioni rese nella domanda, che devono essere certificate con documentazione conforme al DPR 445/2000.

 

Come aumentare il punteggio nelle graduatorie per la mobilità docenti 2025/2026?

I docenti possono aumentare il proprio punteggio in graduatoria seguendo diverse strategie riconosciute dalla normativa vigente.

Il primo elemento fondamentale è l’anzianità di servizio: è consigliabile mantenere continuità nella stessa scuola per più di cinque anni, così da ottenere 2 punti aggiuntivi per ogni anno oltre il quinquennio.

Inoltre, è utile conseguire titoli culturali e professionali aggiuntivi, come master universitari, corsi di perfezionamento riconosciuti (almeno 1500 ore/60 CFU), dottorati o ulteriori abilitazioni.

 

Mobilità docenti 2025/2026 e il vincolo triennale per i neoassunti

Il vincolo triennale obbliga i docenti assunti a tempo indeterminato a permanere per almeno tre anni nella sede di titolarità, incluso l’anno di prova. Il vincolo risponde all’esigenza di garantire la continuità didattica nelle scuole. Il vincolo si applica in caso di trasferimento volontario ottenuto tramite preferenza puntuale su scuola. Durante il triennio non è consentito presentare domanda di mobilità, salvo specifiche deroghe. Sono esclusi dal vincolo i docenti che partecipano a mobilità d’ufficio, quelli in soprannumero o che abbiano ottenuto trasferimenti condizionati.

Rientrano tra le deroghe al vincolo:

  • genitori di figli minori di 16 anni;
  • soggetti con disabilità grave o che assistono familiari disabili (ai sensi della legge 104/92);
  • donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione.

Valgono ai fini del triennio anche gli anni svolti in assegnazione provvisoria, con contratto a tempo determinato post-prova o con prova differita.

È importante segnalare che il mancato rispetto delle condizioni di deroga comporta l’annullamento della domanda.

Per usufruire della deroga, è indispensabile allegare documentazione ufficiale (certificati medici, attestazioni ASL, provvedimenti giudiziari o servizi sociali). In caso di assistenza a disabili, il docente deve indicare come prima preferenza il comune di residenza della persona assistita; altrimenti, la deroga non è valida.

È importante sapere che la deroga consente la partecipazione, ma non garantisce l’accoglimento della richiesta, che dipende comunque dal punteggio totale e dalla disponibilità dei posti.

 

mobilità docenti 2025/2026 come funziona per i neoassunti

 

Mobilità docenti 2025/2026: quando un docente può chiedere l’assegnazione provvisoria?

L’assegnazione provvisoria è una misura temporanea annuale che consente ai docenti di ruolo, anche soggetti a vincolo, di lavorare per un anno in una sede diversa da quella di titolarità, per motivi familiari o sanitari. È un’opportunità importante per conciliare esigenze personali con il proprio incarico professionale.

È concessa in presenza di specifici requisiti:

  • assistenza a un familiare disabile grave (art. 33, L. 104/92);
  • figli minori di 12 anni;
  • coniuge/partner convivente lavoratore in comune diverso;
  • necessità di cure mediche documentate.

La richiesta può riguardare anche una provincia diversa e non modifica la sede di titolarità.

Le domande si presentano online, solitamente a giugno, con allegata tutta la documentazione necessaria. La normativa non impone vincoli temporali alla richiesta, quindi l’assegnazione provvisoria può essere chiesta anche da chi è vincolato triennalmente.

 L’assegnazione è subordinata alla disponibilità di posti e all’ordine delle graduatorie, che tengono conto di punteggio, precedenze e disponibilità.

 

Come funziona il trasferimento per chi non presenta la domanda per la mobilità docenti 2025/2026?

I docenti che si trovano in situazione di soprannumero o senza titolarità definitiva, e non presentano domanda nei termini previsti, vengono sottoposti a mobilità d’ufficio. Questa forma di mobilità garantisce comunque una sede di servizio, ma può non risultare favorevole o desiderata.

Questa procedura si applica automaticamente e non tiene conto del punteggio individuale: il sistema attribuisce punteggio zero. L’assegnazione della nuova sede avviene partendo dalla tabella di viciniorietà, ovvero in base alla prossimità geografica alla scuola precedente. Per evitare la mobilità d’ufficio e avere maggiore controllo sulla destinazione, è altamente consigliato presentare domanda volontaria nei tempi previsti, specificando le preferenze e allegando la documentazione utile per il riconoscimento di punteggi e precedenze.

 

Il supporto dello studio legale BC&Partners per ottenere la mobilità docenti 2025/2026

Lo studio legale BC&Partners offre un supporto specializzato per i docenti che partecipare alla mobilità per l’anno scolastico 2025/2026.

Grazie alla conoscenza approfondita della normativa di settore, del CCNI 2025-2028 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 36/2025, lo Studio assiste il personale nella tutela dei diritti relativi a punteggi, precedenze e deroghe. Il team legale fornisce consulenza in caso di contenziosi o errori amministrativi, garantendo chiarezza, efficacia e rapidità.